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PDF: Curriculum Vitae
Carlo Iannello, 40 anni, napoletano, professore di Diritto dell’ambiente e Diritto pubblico presso la Seconda Università di Napoli e Professore invitato presso l’Università di Paris 2 Panthéon Assas, autore di ricerche sui servizi pubblici locali e nazionali, in cui ha criticamente analizzato i processi di privatizzazione che si sono risolti in un trasferimento di immense ricchezze collettive nelle mani di pochi.
La sua attività politica è cominciata intorno ai 15 anni e si è sviluppata nell’area dell’ambientalismo. Tuttavia non ha mai ricoperto cariche politiche né elettive, fatta eccezione per i primi anni novanta (1990-1991) in cui è stato consigliere cittadino dei Verdi. Si è dimesso in polemica con Pecoraro Scanio. Ha continuato l’impegno civile a difesa del patrimonio storico, artistico e paesaggistico e contro l’assalto ai beni collettivi. Componente dell’Assise di Palazzo Marigliano sin dal 2004 e dell’associazione Italia Nostra è impegnato in numerose battaglie: a difesa di Bagnoli, per il ripristino della morfologia naturale della linea di costa e l’eliminazione della colmata; contro il commissariamento per i rifiuti, denunciando il sistema illegale di smaltimento dei rifiuti urbani e di quelli tossici; contro la speculazione e la cementificazione selvaggia; a difesa della gestione pubblica dell’acqua. Studioso dei problemi dell’amministrazione pubblica, è da sempre avversario di ogni ipotesi di federalismo, fiscale e istituzionale. Nel gennaio 2009 ha iniziato a collaborare con Riccardo Realfonzo, quando fu nominato Assessore al bilancio del Comune di Napoli. Una esperienza amministrativa di rigore e di buona amministrazione conclusasi alla fine del 2009 con le dimissioni dell’assessore. Si candida a sostegno di Luigi De Magistris sindaco di Napoli per testimoniare l’esigenza diffusa di rigore morale, competenza e necessità di rinnovamento del ceto politico cittadino. Ha deciso di impegnarsi in prima persona perché la speranza suscitata dalla candidatura a sindaco di De Magistris si possa davvero concretizzare in un profondo rinnovamento della città, dell’etica pubblica e della gestione delle risorse collettive.