Regolamento laboratorio Napoli

Di seguito il regolamento delle consulte tematiche nel quale io ci vedo una serie di inghippi burocratici. Credo che occorrerebbe renderlo più fluido e smontarne l’articolazione troppo centralistica per il coinvolgimento degli assessori comunali e la giunta.

Io infatti propenderei per dislocare tutto il lavoro e la partecipazione presso le municipalità, come accade nella esperienza di Porto Alegrae, per poi fare in modo che la decisione finale sia presa dalla Municipalità con una delibera di dindirizzo politico amministrativo per la giunta o per il consiglio comunale. Così facendo si avvicina chi deve decidere al territorio. In questo modo, inoltre, si semplificherebbe e si darebbe una maggiore forza al decisum cittadino, mentre invece adesso ciò che si delibera è una proposta che non si sa che fine fa e che valore abbia. Il sistema che io immagino, invece, è in sostanza quello della Governance, dove una decisione viene presa con la partecipazione di più istituzioni (Comune e Municipalità). Cosa ne pensate ? chi si vuole cimentare nell’arduo compito di elaborare degli emendamenti su cui discutere? Questa delibera sarà al vaglio del prossimo consiglio comunale molti di voi già la conosceranno perché Lucarelli ha fatto molti incontri nelle municipalità. fatemi sapere. Può anche darsi che il regolamento vada bene e sono io che mi sto facendo troppi problemi, anzi è sicuramente così ma quattro occhi e due cervelli sono meglio di due, se poi i cervelli sono di più allora non potrà che essere un successo.

 

Regolamento per Laboratorio Napoli Costituente dei beni comuni

Art. 1

Istituzione del Laboratorio Napoli “Costituente

dei beni comuni”

1. Il Comune di Napoli promuove il Laboratorio Napoli “Costituente dei beni comuni”, al fine di tutelare i beni materiali e immateriali di appartenenza collettiva e sociale che sono garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini.

2. Tale obiettivo è realizzato attraverso la partecipazione dei cittadini.

Art. 2

Oggetto del regolamento

1. Il presente regolamento stabilisce norme per il funzionamento e la composizione della Costituente dei beni comuni del Comune di Napoli

Art. 3

Organi della Costituente

1. Organi della Costituente dei beni comuni sono:

– l’assemblea;

– le consulte tematiche

Art. 4

Assemblea

1. L’assemblea è organo propositivo, consultivo e di espressione di istanze partecipative della cittadinanza, e in essa il cittadino, singolarmente o in forma aggregata, è chiamato a manifestare direttamente le sue idee per la Città di Napoli.

2. L’assemblea ha funzioni di indirizzo generale dell’attività della Costituente e di verifica della realizzazione delle iniziative di partecipazione.

3. L’assemblea è aperta alla partecipazione di tutti i residenti ivi compresi i migranti, i gruppi, le associazioni, i comitati, le reti, i centri sociali operanti sul territorio di Napoli e ne sono membri tutti coloro che risultano iscritti ad almeno una delle sei consulte di cui all’art. 5.

4. L’assemblea si riunisce in via ordinaria ogni centottanta giorni, su convocazione del sindaco o del presidente del consiglio comunale o dell’assessore competente per i beni comuni, previa reciproca informativa.

5. L’assemblea, previa reciproca informativa, è convocata da uno dei soggetti di cui al comma 4, in via straordinaria, quando ne facciano richiesta:

– la metà più uno degli assessori;

– un terzo dei consiglieri comunali;

– i consigli di almeno due municipalità, con deliberazioni adottate, a maggioranza assoluta dei componenti, in un arco temporale non superiore a dieci giorni;

– una consulta, con deliberazione adottata a maggioranza dei presenti, qualora questi siano pari o superiori alla metà dei membri della consulta stessa.

6. L’assemblea, nella prima riunione di ciascun anno, elegge fra i propri membri il coordinatore delle riunioni dell’assemblea stessa. Sono eleggibili coloro le cui candidature, sostenute da almeno altri cinque membri, siano state preventivamente rese pubbliche fra il ventesimo ed il decimo giorno antecedente la prima riunione. Risulterà eletto il candidato che ha conseguito il maggior numero di voti, purché pari o superiore ad un quinto dei membri.

7. Fino all’elezione del coordinatore, o nel caso in cui nessun candidato abbia ottenuto la maggioranza richiesta, l’assemblea è coordinata dal sindaco o da un assessore designato dal sindaco stesso o dal presidente del consiglio comunale o da un suo delegato.

8. Il coordinatore eletto resta in carica per un anno solare e può essere rieletto.

9. La prima riunione di ciascun anno è coordinata dal sindaco o da un assessore designato dal sindaco stesso o dal presidente del consiglio comunale o da un suo delegato.

10. L’ordine del giorno dell’assemblea è stabilito, sulla base delle indicazioni pervenute dalle consulte, dal sindaco su proposta dell’assessore competente per i beni comuni, del presidente del consiglio comunale sentita la conferenza dei capigruppo, o di una commissione consiliare all’unanimità.

11. Gli assessori, le commissioni consiliari comunali e delle municipalità, per la consultazione della cittadinanza su questioni specifiche o progetti di atti deliberativi inerenti le macroaree di rispettiva competenza, possono proporre argomenti da iscrivere all’ordine del giorno dell’assemblea.

Art. 5

Consulte tematiche

1. La Costituente si articola in sei consulte, ciascuna competente per le macroaree di seguito indicate:

a. Beni comuni, democrazia partecipativa, territorio, urbanistica, politica della casa, edilizia economica e popolare, ruolo e funzioni della pubblica amministrazione

b. Bilancio partecipato

c. Diritto all’istruzione, sport, politiche giovanili, pari opportunità

d. Lavoro e sviluppo, promozione della pace, cooperazione internazionale, beni confiscati, trasparenza

e. Ambiente, rifiuti, tutela della salute, mobilità, infrastrutture

f. Politiche sociali, immigrazione, cultura, forum delle culture, turismo, spettacoli, grandi eventi.

2. Le consulte svolgono le proprie attività in armonia ed in raccordo con le consulte delle municipalità.

Art. 6

Iscrizione alle consulte

1. Possono iscriversi alle consulte i residenti, ivi compresi i migranti, i gruppi, le associazioni, i comitati, i centri sociali, le reti operanti sul territorio cittadino che si rispecchiano nei valori della Costituzione Italiana.

2. L’iscrizione alle consulte può avvenire, attraverso il web, direttamente dal sito del Comune di Napoli alla sezione servizi on-line, servendosi dei centri pubblici di accesso assistito (C.P.D.A.A.), oppure utilizzando l’apposito modulo che può essere ritirato e consegnato presso la segreteria dell’assessorato competente per i beni comuni o gli uffici relazioni con il pubblico (U.R.P.) nei giorni e negli orari resi pubblici.

3. Ogni residente, gruppo, associazione, comitato, centro sociale o rete, può iscriversi a non più di tre consulte tematiche.

4. Ogni gruppo, associazione, comitato, centro sociale o rete è rappresentato in ogni consulta cui partecipa da una sola persona, che può variare per ogni riunione.

Art. 7

Riunioni delle consulte e ordini del giorno

1. Fino al decimo giorno di ogni mese gli iscritti possono proporre, nel forum delle consulte nel sito del Comune di Napoli, gli argomenti da trattare.

2. Nei successivi dieci giorni, gli iscritti possono votare le proposte sul forum delle consulte nel sito del Comune di Napoli ovvero presso gli uffici relazioni con il pubblico (U.R.P.) o presso i centri pubblici di accesso assistito (C.P.D.A.A.) del Comune di Napoli.

3. I tre argomenti più votati costituiranno l’ordine del giorno della prima riunione successiva alla scadenza del termine di cui al comma 2, e verranno trattati nell’ordine corrispondente al risultato della votazione.

4. Gli assessori, anche a seguito di eventuali segnalazioni da parte delle commissioni consiliari comunali e delle municipalità, per la consultazione della cittadinanza su questioni specifiche o progetti di atti deliberativi inerenti le macroaree di rispettiva competenza, possono proporre argomenti da iscrivere all’ordine del giorno della consulta.

5. Gli argomenti iscritti all’ordine del giorno delle riunioni delle consulte sono riportati nell’avviso di convocazione.

Art. 8

Convocazione delle consulte

1. Le consulte sono convocate dagli assessori competenti per le macroaree di competenza della consulta, sentiti il presidente del consiglio comunale e i presidenti delle commissioni consiliari competenti.

2. Le convocazioni avvengono mediante avviso inviato tramite posta elettronica a tutti gli iscritti alla consulta, pubblicato nel sito internet del Comune di Napoli e affisso presso gli uffici relazioni con il pubblico (U.R.P.) ed in tutte le sedi delle municipalità, con congruo anticipo rispetto alla data della riunione e, comunque, almeno sette giorni prima della data della riunione stessa.

3. Le consulte sono convocate, con le medesime modalità di cui al comma 1, in riunione straordinaria, ulteriore rispetto a quelle di cui al primo comma dell’articolo 7, quando ne faccia richiesta, mediante comunicazione inviata tramite posta elettronica all’assessorato competente per i beni comuni ed agli assessorati competenti per le macroaree di competenza della consulta, almeno la terza parte dei membri della consulta stessa e per la trattazione degli argomenti indicati nella richiesta stessa.

Art. 9

Ruolo dei facilitatori e attività di informazione

1. Ciascuna consulta, nella prima seduta, elegge fra i propri membri un facilitatore che coordina le riunioni della consulta stessa. Fino all’elezione del facilitatore, la seduta è coordinata dall’assessore e/o dai presidenti delle commissioni consiliari competenti.

2. L’attività della consulta è agevolata anche da altri due facilitatori, di cui uno indicato dall’assessore competente per materia ed uno dai presidenti delle commissioni consiliari competenti, che provvederanno all’acquisizione e alla circolazione delle informazioni e dei documenti necessari per i lavori della consulta.

3. Alle riunioni delle consulte possono partecipare gli assessori competenti per materia o per l’argomento in discussione, i componenti delle commissioni consiliari competenti per la relativa materia, i presidenti delle municipalità, gli assessori delle municipalità competenti per materia o per l’argomento in discussione, due delegati delle commissioni consiliari di municipalità competenti per materia ed i facilitatori indicati dagli assessori competenti per materia e dai presidenti delle commissioni consiliari competenti.

4. I facilitatori hanno il compito di fornire e far circolare la documentazione necessaria al lavoro delle consulte.

5. Le riunioni delle consulte si svolgono presso locali di proprietà o in disponibilità del Comune di Napoli.

6. E’ compito dell’amministrazione comunale garantire l’accesso, la fruibilità ed il decoro dei luoghi di riunione.

Art. 10

I documenti approvati dalle consulte

1. I documenti approvati dalla consulta a maggioranza dei presenti, che sia espressione di almeno un quarto dei membri, saranno trasmessi, dal facilitatore della consulta eletto, alla Segreteria generale del Comune per il successivo inoltro alla giunta comunale, al presidente del consiglio comunale, alla commissione consiliare competente per materia, ai presidenti delle municipalità ed agli uffici comunali.

2. La giunta, qualora intenda dar seguito ad una proposta presentata da una consulta, ne informa preventivamente la competente commissione consiliare prima di adottare l’atto.

Art. 11

Effetti delle attività e delle funzioni delle consulte

1. La giunta, per ogni atto inerente l’individuazione, la definizione, la tutela e la gestione dei beni comuni, così come definiti dall’art 3 dello Statuto del Comune di Napoli, nonché l’accesso ad essi, dovrà prendere in considerazione i documenti approvati dalle consulte.

2. Qualora la giunta comunale ritenga di non dovere o non potere tener conto delle proposte provenienti dalle consulte dovrà illustrarne le motivazioni attraverso l’assessore competente nella prima seduta utile della consulta proponente.

3. La giunta, per la trattazione degli argomenti di propria competenza e le relative determinazioni, non è obbligata ad attendere il pronunciamento delle consulte, anche se gli argomenti trattati rientrano fra quelli di cui al comma 1.

4. Il consiglio comunale e i consigli di municipalità possono inserire nel calendario delle proprie attività i documenti approvati dalle consulte.

5. Le segreteria generale del Comune di Napoli provvede ad informare i competenti uffici comunali dei documenti approvati dall’assemblea e dalle consulte.

6. La conferenza dei capigruppo si riunisce ogni 3 mesi in seduta speciale per esaminare l’attività del laboratorio.

Art 12

Relazione previsionale e programmatica

1. Nella relazione previsionale e programmatica il consiglio indica ogni anno gli argomenti riconducibili alla nozione di bene comune sui quali auspica la formulazione di pareri o indicazioni da parte delle consulte.

Art. 13

Bilancio partecipato

1. Le consulte tematiche trasmettono alla consulta per il bilancio partecipato le loro proposte.

2. Previa consultazione degli assessori e dei presidenti delle commissioni consiliari competenti per materia ed in coordinamento con i dirigenti responsabili dei capitoli di spesa interessati, la consulta per il bilancio partecipato predispone, sulla base delle proposte, un documento denominato proposta di bilancio partecipato, che viene trasmesso all’assemblea.

3. L’assemblea in seduta speciale analizza le proposte contenute nel documento e delibera sulla proposta di bilancio partecipato. L’assemblea sottopone la delibera al sindaco, al presidente del consiglio comunale, alla conferenza dei capigruppo e agli assessori competenti per materia.

4. Gli assessori competenti per materia verificano la fattibilità tecnico-amministrativa in merito alle proposte di bilancio, da effettuare secondo criteri di chiarezza del progetto e degli obiettivi, coerenza con la strategia dell’Ente e sostenibilità organizzativa.

5. L’assessore al bilancio verifica la fattibilità economico–finanziaria delle proposte.

6. In un’assemblea appositamente convocata gli assessori illustrano le motivazioni dell’accoglimento o rigetto delle proposte pervenute.

7. All’atto dell’avvio dei procedimenti finalizzati alla manovra di bilancio previsionale, l’Assessore al Bilancio indicherà criteri, modalità e tempistica idonee a consentire di tener conto della proposta di bilancio partecipato.

Art. 14

Segreteria per gli strumenti della democrazia partecipata

1. La Segreteria generale assicura il necessario supporto alle attività del Laboratorio Napoli. In particolare:

– Fornisce le indicazioni operative necessarie per l’iscrizione e la presentazione di proposte alle consulte;

– Detiene ed aggiorna il calendario delle convocazioni delle consulte – Ottimizza la comunicazione tra consulte, assessorati ed uffici del Comune

– Raccoglie le proposte e gli ordini del giorno delle consulte

– Organizza le assemblee

– Raccoglie ed archivia i materiali prodotti a seguito dei lavori delle consulte

– Fornisce, tramite i facilitatori, la documentazione necessaria alle consulte

– Avvia l’attività informativa sulle iniziative del Laboratorio Napoli nella sezione del sito del Comune di Napoli ad esso dedicata

– Assicura i rapporti con i mezzi di comunicazione



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