In conferenza dei Presidenti di Commissione abbiamo deciso di chiudere il Consiglio tra il 7 e il 25 agosto. In Commissione Scuola (presieduta da NèT tramite Salvatore Pace) teniamo aperti tre temi importanti a cui dedicheremo tre distinte commissioni.
1 – servizio mensa – bisogna rinnovare il servizio per sei mesi perché per il 2013 dovremmo riuscire ad elaborare il nuovo regolamento.
Con le nuove regole cercheremo di evitare la formazione di cartelli e infiltrazioni (soprattutto eliminando la regola per cui è possibile come oggi assegnare la gara anche in presenza di una sola offerta e che nessuna ditta si possa aggiudicare più di una Municipalità). Ma restano grossi problemi sui centri di cucina. Cmq il bando per il 2013 non è ancora pronto perché tecnicamente è difficile individuare meccanismi “sicuri” per evitare pressioni e turbative camorriste.
2 – Maestre. Come sapete nel 2011 si è sfondato il tetto delle spese del personale che non può superare il 50% delle spese correnti. Quando abbiamo approvato il bilancio ci era stato comunicato che eravamo al 49,7 %, quota pericolosa ma che ci consentiva di operare con calma. L’assurdo è che se risparmi, si abbassa la spesa corrente e se gli stipendi restano uguali aumenta la loro % sul totale delle spese. E’ un assurdo ma così si va in default (questo è uno dei dieci indici di cui se ne possono sfondare solo 5. Noi stavamo a 4). Pertanto si ha di tempo fino al 31 dicembre per rientrare nei limiti. Allo stato attuale, però, 340 maestre di scuola dell’infanzia devono essere licenziate. Stiamo lavorando all’ipotesi di fare loro costituire una cooperativa ed affidarle il servizio esterno (sarebbero considerate spese di investimento e non di personale) anche se questo le farebbe perdere il contratto di dipendente comunale e la continuità del rapporto di lavoro. Però almeno non le lascia a terra. Comunque è un’ipotesi che vorremmo scongiurare perché non vogliamo rinunciare al servizio pubblico e per questo il Comune sta tentando di ottenere il riconoscimento dal Governo che la scuola materna è un servizio essenziale: infatti, non essendo scuola dell’obbligo, viene considerato servizio a domanda per cui è possibile eliminarlo per motivi economici. La battaglia è ancora tutta da giocare ma intanto bisogna prepararsi al peggio e assicurare il pane alla gente.
3 – Patto di Coesione Territoriale (per saperne di più andate sul sito del Ministro Barca): si tratta di individuare siti utili ad allargare il servizio di nidi, asili e scuole da ristrutturare, attrezzare e gestire con specifici fondi freschi.
Prima di andarci a riposare vorremmo chiudere queste tre cose. Speriamo di farcela.
Scusate l’estrema sintesi e ciao a tutti.