Proposta di delibera consiliare sull’istituzione delle sale di commiato

Napoli, 19 luglio 2012

E’ stata depositata presso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale di Napoli la proposta di delibera avanzata dal Consigliere Comunale prof. Salvatore Pace (gruppo “Napoli è Tua”) per l’istituzione in ogni Municipalità di Napoli di “sale di commiato” ove garantire lo svolgimento di un rito funebre per persone non credenti o appartenenti a confessioni religiose non presenti con propri templi sul territorio.

 

Con questa proposta di delibera si pone all’attenzione il problema del godimento pieno dei diritti civili di libertà e dignità, nella scia di quanto già attuato dall’Amministrazione Comunale con l’istituzione del registro delle unioni civili. Napoli, così, si unisce al ristretto numero di città italiane all’avanguardia nel campo della tutela della libertà di pensiero e di coscienza.

Di seguito, il testo integrale della delibera.

Salvatore Pace

3402685671 – 3388833470

email consiglierepace@libero.it

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Consiglio Comunale di Napoli

 

PROPOSTA DI DELIBERA CONSILIARE

 

Prot. n° 126 del 17 luglio 2012

 

Oggetto: Proposta di Deliberazione di iniziativa consiliare per l’istituzione della “Sala Municipale di commiato” presso le Municipalità ove garantire lo svolgimento di un rito a persone non credenti o appartenenti a confessioni religiose non presenti con propri templi sul territorio.

Regolamento che norma e disciplina le modalità di realizzazione, di gestione e di fruizione delle “sale di commiato municipali”.

 

Premesso :

  1. che l’articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana sancisce che “ Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politiche, di condizioni politiche e sociali”.

  2. Che la legge regionale della Campania n. 12 del 2001, in conformità ed attuazione dell’art. 3 della Costituzione Italiana, alla lettera e) dell’art. 1 si preoccupa di garantire e tutelare “ …la salvaguardia del rispetto e della conservazione dei riti funebri dei vari gruppi culturali, degli stranieri residenti”.

  3. Che, ispirate a un principio di civiltà che riconduce anche la morte all’insondabile dimensione umana, tali leggi riconoscono la dignità assoluta del funerale come momento fondante lo spirito di ogni comunità.

  4. Che senza mettere in discussione alcuna considerazione religiosa – valida esclusivamente per i fedeli delle varie religioni e, all’interno di esse, delle varie confessioni – per evitare discriminazioni ed in ottemperanza alle norme, occorre garantire la presenza di uno spazio pubblico decoroso in cui possa essere degnamente onorata la morte, da parte di amici e parenti, anche di uomini e donne, non credenti o appartenenti a confessioni religiose non presenti con propri templi sul territorio.

 

Ritenuto :

  1. che, in disarmonia con le Leggi vigenti, l’utilizzo di spazi di grande pregio per il funerale laico è concesso solo a defunti noti mentre per tutti gli altri laici, atei, agnostici o non credenti o “diversamente credenti” non sussiste tale privilegio.

  2. Che in altri territori comunali è ormai diffusa e consolidata prassi l’utilizzo di spazi e/o sale pubbliche messe a disposizione per tale evento al punto tale che

si è sviluppato il concetto di “sala di commiato” , diverso da quello di “camera

ardente” o di “sala mortuaria” ma significante un luogo proprio inteso quale

spazio ove garantire lo svolgimento di un rito a cassa chiusa.

 

Considerato :

  1. che occorre, anche nell’ultima fase della nostra vita, nel rispetto delle normative vigenti, ripristinare l’uniformità che davvero ci rende tutti uguali.

  2. Che è necessario procedere a tutto quanto possibile per rispondere alle richieste delle numerose comunità presenti sul territorio comunale.

  3. Che i principi culturali e democratici dettati dalla nostra Costituzione e dalle normative vigenti impegnano l’Amministrazione comunale ad azioni che mirano a rafforzare l’uguaglianza fra i cittadini di fronte ad analoghe situazioni.

 

Visto :

  1. che altre Amministrazioni locali hanno già provveduto all’istituzione di “sale di commiato”.

  2. Che parte della popolazione di Napoli è non credente, atea o agnostica ed priva di luoghi decorosi in cui svolgere il rito del funerale laico.

  1. Che il territorio di Napoli da secoli accoglie nuclei di popolazione di diverse etnie e di diversi culti, alcuni dei quali privi di luoghi preposti al rito funebre .

  2. Che occorre procedere all’istituzione delle sale di commiato per rispondere ed onorare la Costituzione e le esigenze dei cittadini di fronte ad un evento simile coinvolgendo le Municipalità che assumeranno la gestione delle stesse scegliendo nel proprio territorio la sala attraverso i beni in proprio possesso e quindi a costo zero.

  3. Che si rende necessario elaborare apposito Regolamento comprensivo del piano di gestione dalle Municipalità.

 

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

TANTO PREMESSO

DELIBERA

 

  1. L’ISTITUZIONE DELLA“ SALA MUNICIPALE DI COMMIATO “ PRESSO LE MUNICIPALITÀ.

  2. REGOLAMENTO CHE NORMA E DISCIPLINA LE MODALITÀ DI REALIZZAZIONE, DI GESTIONE E DI FRUIZIONE DELLE “SALE DI COMMIATO MUNICIPALI”.

 

 

Art. 1 – In ogni Municipalità è individuato – tra gli spazi disponibili o del Comune o della municipalità – un luogo inteso quale spazio ove garantire lo svolgimento di un rito a cassa chiusa. Tali spazi sono denominati “Sala Municipale di Commiato”.

 

Art. 2 – Il luogo avrà caratteristiche di decoro, accessibilità e fruibilità tali da consentire lo svolgimento di funerali laici con relativo afflusso di persone.

Il luogo – a giudizio e secondo le esigenze della Municipalità – può essere dedicato all’uso anche non esclusivo ma comunque prioritario quale “sala di commiato”.

 

Art. 3 – La “sala di commiato” in nessun modo può coincidere con sale adibite ad uso “sala mortuaria” così come configurata nella citata normativa.

 

Art. 4 – Nello spazio individuato viene celebrato, nei modi richiesti dalla famiglie o dalla comunità del defunto, rito funebre a “cassa chiusa” con gli obblighi ed i vincoli di cui a DPR 285/1990, DPR 14/1997, L.R. Campania 12/2001, Regolamento di polizia mortuaria e dei servizi funebri e cimiteriali del Comune di Napoli approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n°11 del 21 febbraio 2006.

 

Art. 5 – La spesa per l’arredo, il servizio e la manutenzione della sala è coperta da somma già destinata a bilancio per i servizi mortuari così come incrementata dall’introito della tariffa stabilita dal regolamento di cui all’art. 6 della presente delibera.

Sono ammissibili donazioni liberali al Comune vincolate a copertura delle spese di cui al primo comma sia da parte di singoli che di associazioni ed enti privati.

 

Art. 6 – Entro sei mesi dalla presente delibera viene licenziato il relativo Regolamento che norma e disciplina le modalità di realizzazione, di gestione e di fruizione delle “sale di commiato municipali”. Entro la stessa data – se necessarie per l’armonizzazione – vengono approvate le eventuali modifiche e/o integrazioni al Regolamento di polizia mortuaria e dei servizi funebri e cimiteriali del Comune di Napoli approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n°11 del 21 febbraio 2006.

 

Art. 7 – La presente delibera non comporta ulteriori oneri di spesa per l’Amministrazione.

 

 

 Consigliere Salvatore Pace

Gruppo Napoli è Tua


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