ROMEO INSULA

Forse non è un caso che, dichiaratamente favorevoli al progetto Insula di Romeo sulle pagine di Repubblica (di oggi 15.04.2012 pagina IV), si pronunciano Gianni Lettieri (a cui la città ha negato la fiducia con il voto) e Paolo Cirino Pomicino (il vecchio che avanza)! Condivido, invece, le preoccupazioni manifestate oggi da Sandro Fucito (capogruppo di F. d. S.) e dall’Assessore Narducci che ha ben inquadrato il nocciolo del “problema Insula”, che noi di Napoli è Tua abbiamo sollevato fin dal primo momento: 1) la proposta di Romeo non è una donazione!; 2) qualunque concessione di suolo pubblico sconterebbe l’obbligo di gara europea. E’, quindi, assolutamente fuori luogo e peraltro da evitare (per il principio di imparzialità) discutere con un imprenditore che tutt’al più potrebbe essere interessato a partecipare ad un futuro eventuale bando di gara, senza alcuna garanzia di poterlo vincere e senza alcun altro tipo di privilegio!

 

Ecco la chiara e limpida posizione dell’Assessore Narducci sul caso Romeo… Bravo assessore!!!

 

da Repubblica Napoli di DOMENICA, 15 APRILE 2012

Pagina IV – Napoli

La scadenza

L´albergo

L´ex magistrato non ha votato la delibera. E sottolinea il contrasto tra interessi del pubblico e del privato

I mille dubbi dell´assessore Narducci “Quel parcheggio per novant´anni…”

Entro dicembre la giunta dovrà decidere sulla scelta di gestione del patrimonio immobiliare pubblico

La riqualificazione andrebbe a tutto vantaggio dell´hotel su via Marina a rischio demolizione

CRISTINA ZAGARIA

è l´unico assessore che non ha votato la delibera sull´accordo con Romeo. Difende il collega all´Urbanistica, Luigi De Falco, che chiede «il rispetto del piano urbanistico» e chiarisce alcuni punti (ancora poco chiari) dell´accordo tra Palazzo San Giacomo e Romeo per il progetto “Insula”. È l´assessore alla Legalità e trasparenza, Giuseppe Narducci.

Assessore Narducci, perché legare il progetto “Insula” alla delibera per la transazione con la Romeo? È corretto?

«La proposta la fa il privato e trova spazio non nel corpo della transazione ma in una valutazione di delibera. E comunque la valutazione della proposta spetta all´autorità amministrativa. Nessuno può imporre dall´alto la propria opinione. De Falco è stato oggetto di un´aggressione violenta. Pensare che si possa zittire l´assessore all´Urbanistica è inaccettabile»

Entrando nel merito del progetto, secondo lei è un´idea praticabile? È davvero così conveniente per il Comune?

«Prima di tutto, bisogna liberarsi da alcune parole suggestive e ad effetto, tipo “democrazia partecipata” o “liberalità”. Il privato parla testualmente anche di “atto a titolo grazioso”. Cominciamo a usare correttamente le parole. Poi diciamo che la proposta di riqualificazione dell´area se da un lato può essere utile a conseguire un interesse pubblico dall´altro consegue un immediato interesse per il privato, che in quell´area ha un importante albergo. La riqualificazione assicura a quell´albergo potenzialità economiche che attualmente non può avere, visto che l´area è degradata. Perciò parlare di una sorta di atto di munificenza del privato nell´interesse di Napoli è fuor di luogo. Non a caso la scelta di sperimentare questa nuova formula di riqualificazione urbana non è caduta su Ponticelli né su Secondigliano, ma su via Marina».

In una frase: Romeo non regala niente alla città, ma vuole trarre un beneficio per il suo albergo.

«L´albergo è un nodo centrale, ma il progetto è più complesso di come è stato presentato. Nella prima parte della proposta è previsto che il privato faccia questo intervento “a titolo grazioso”, ma nella seconda parte il privato asserisce che nell´ambito di questo intervento è prevista la costruzione di un parcheggio, che insiste su una strada pubblica, e per cui Romeo si riserva un diritto di superficie per 90 anni. Dunque la questione comincia a essere molto più aggrovigliata, non si tratta solo della riqualificazione di strade ed edifici e di migliorare l´illuminazione. Il privato sta chiedendo di realizzare un parcheggio ai sensi della legge di Tognoli e di acquisirne la superficie per 90 anni».

Romeo realizzerebbe su suolo pubblico un parcheggio a suo uso esclusivo?

«Innanzitutto bisogna valutare se quell´area ha davvero bisogno di un parcheggio e nel caso la risposta sia positiva non si può realizzare un parcheggio con affidamento diretto ai privati perché questa scelta porrebbe problemi di evidenza pubblica, gare, concorrenza tra privati».

Ma per l´albergo di Romeo non è stata chiesta la demolizione?

«Per quello che mi risulta c´è un ordine di demolizione che deve essere eseguito. Evidentemente siamo in una fase di contenzioso. L´albergo, però, non è l´unica questione».

Lei non ha votato la delibera.

«Ero assente».

È stato un caso o una scelta precisa?

«Diciamo che ero a un incontro con i capogruppo».

In conclusione: è favorevole o contrario a questo esperimento?

«L´amministrazione valuterà la proposta di Romeo sotto tutti gli aspetti, ma secondo me c´è una questione più urgente: bisogna decidere il destino del patrimonio del Comune di Napoli. A dicembre scade il contratto con l´attuale gestore. Romeo gestisce il patrimonio pubblico dal 1999 e c´è un´indagine della Corte dei conti. Ma quello che questa giunta dovrà decidere è se il Comune vorrà occuparsi in prima persona del proprio patrimonio o ripercorrere la strada dell´esternalizzazione e dare la gestione interamente a un privato, come è accaduto negli ultimi 15 anni. È questo il grande tema della città e su cui è cominciato un ragionamento interno alla giunta».


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