Proposte … dal gruppo di Facebook

Proposte da discutere e REALIZZARE INSIEME!

Questo documento vuole raccogliere le idee dei singoli attivisti da discutere insieme qui sul gruppo ed in riunione. I temi principali su cui vogliamo diventare ATTIVI. Cosa significa? Che non vanno discusse questioni generiche, l’immondizia o il lavoro in genere. I diritti dei lavoratori o altro che è già più che chiaro nonchè già esplicitato nel nostro Manifesto e nel programma elettorale di Napoli è Tua.

 

 

Si devono presentare idee fattive. Concrete. In che modo vogliamo iniziare a lavorare sulla città e sulla nazione. Nella prossima riunone discuteremo quanto è emerso e decideremo quali saranno le prime campagne degli attivisti che saranno presentate insieme al sito ed al manifesto in quel famoso evento pubblico che attendiamo di realizzare ormai da mesi. Tale evento servirà a dare un segnale importante alla città facendo sapere che esistiamo e che si possono riferire a noi e a Napoli è Tua per dialogare con le istituzioni e lavorare per la rivoluzione cittadina.

Insomma dobbiamo realizzare il nostro primo comunicato stampa, il nostro evento di presentazione e finalmente uscire allo scoperto concretamente. Poter quindi crescere in valore e numero.

 

In questo documento invitiamo anche i Consiglieri e gli Assessori ad indicarci in che modo possimo sostenerli concretamente.

 

Il documento è suddiviso in proposte nazionali e territoriali. Mettete in GRASSETTO ED IN MAIUSCOLO il titolo seguendo la numerazione.

 

 

…detto che in questo modo le nostre idee possono essere rubate….come sempre accade…per il bene della città, se qualcuno si prende la briga di entrare in questo gruppo e rubare idee, siamo disposti a correre questo rischio! Significa che una gara a chi fa meglio sarà intrapresa, a tutto vantaggio della città! Poi si deve vedere sempre chi l’idea la realizza…!

LA VECCHIA POLITICA E’ MORTA!!

 

 

 

PROPOSTE TERRITORIALI

 

1) RACCOGLIERE LE DENUNCE DEI CITTADINI di Fabrizio Caliendo

Sul nostro sito e su fb creare uno spazio denuncia. Un posto dove i singoli cittadini possano segnalare con documentazione (anche video e foto) quanto sta avvenendo in città. Dividere questo spazio denuncia in tematiche già definite, almeno una serie di voci devono esistere. Una ad esempio dovrebbe essere TRASPORTI PUBBLICI. Il problema si ripete quotidianamente. Saltano corse della metro dei bus. Il servizio e l’efficienza sono pessimi. Tutto questo va segnalato con veemenza.

Altro tema è l’abuso di potere perpetrato da parte delle forze dell’ordine. In quanti possiamo raccontare di abusi e scortesie subite? Di omissioni folli! Finiamo quindi con il nostro caro ed amato tema della munnezza….!! Il nostro sito deve diventare uno spazio in cui tutto questo viene raccolto e proposto quindi all’amministrazione.

Ed il cittadino potrà dire “lo ho detto a Napoli è Tua” senza correre il rischio di esporsi personalmente!

 

2) PROPORRE UN ALBO DEI TESTIMONI DI GIUSTIZIA. FAR NASCERE UNA RETE TRA I TESTIMONI. di Fabrizio Caliendo

Conosco da vicino il problema. Posso assicurarvi che lo Stato non è presente a dovere. Ancora molto si deve realizzare per motivare un commerciante ad esporsi e denunciare i propri estorsori e strozzini. A Napoli chi denuncia il racket non è garantito.

Istituire un albo significa poter garantire a quei soggetti delle garanzie. Bancarie, di sicurezza, di assistenza tecnica tramite un “tutor” che segua le necessità di chi ha denunciato. In più si darebbe la possibilità di incentivare il consumo critico. Chi denuncia deve diventare un simbolo, un esempio, ma anche avere successo. Per il solo fatto di essersi esposto contro la camorra deve emergere e riuscire nella propria impresa. Anche chi è meno dotato o con meno forza. Dimostrare che DENUNCIARE CONVIENE. E non deve essere solo uno slogan (come al momento è…!) ma deve essere un fatto concreto. Inoltre creae una associazione di testimoni di giustizia li aiuterebbe a confrontarsi e ad esserre una voce corale. Di esempio ma anche contro lo Stato che troppo spesso è assente. La nostra amministrazione deve essere più sensibile e realizzare questo albo e firmare degli accordi con banche, tutor, media.

 

3) FAR RISPETTARE I TEMPI DI CONSEGNA DI APPALTI. di Fabrizio Caliendo

Fare la giusta pressione e verifiche affinchè non ci siano più slittamenti nella consegna di metro, restauri, opere pubbliche. I cittadini devono essere garantiti. Come i commercianti e chi investe. Una termine di consegna è un impegno. Andare a controllare ad esempio i tempi di consegna della metro e pubblicizzare quella data. Farla rispettare e far sentire la nostra presenza.

 

4) TRASPORTI di Francesco Postiglione 1) Prolungamento orari dei mezzi pubblici, le due metro almeno devono correre tutti i giorni fino alle 0.00 e il sabato e venerdì fino alle 1.00 come avviene in ogni grande città. 2) Potenziare le corse quotidiane giornaliere: boggi le due metrò sono schedulizzate per 10 minuti (quella collinare 6 minuti durante gli orari di punta, ovvero prima mattina e pranzo), lanche se poi non rispettano le corse ma questo è altro discorso, invece le due metro devono avere per orario schedulato corse ogni 5 almeno tutto il giorno e tre minuti negli orari di punta, questo si definisce metropolitana e non altro altrimenti chiamiamole trenini e navette.

3) Allargare e razionalizzare la chiusura delle zone del centro ed estendere le pedonalizzazioni temporanee (per esempio a Chiaia) nel we serale, ovviamente aumentando i servizi pubblici anche su ruote. I napoletani devono essere quasi costretti a non usare l’auto e a non ingorgare ma per farlo non bastano i divieti ci vogliono i mezzi pubblici che coprano.

 

5) IL CORPO CITTADINI VOLONTARI: MOLTI DI NOI DISPOSTI A VIGILARE di Marco Maraviglia 

Cittadini addestrati a sorvegliare la città, in borghese, che quando contattano il 112 o il 113 o altro numero creato appositamente, non devono subire il 3° grado dall’operatore, ma sono già censiti in un database e il loro numero di telefono risulta come “affidabile/credibile” sul terminale della Questura e/o Prefettura per effettuare in real-time verifica in loco.

NON SAREBBERO RONDE, ma persone che per lavoro e/o tempo libero stanno comunque molto per strada, a piedi, ed hanno occhio vigile e attento su quanto gli succede intorno.

Tutti i buoni propositi sono giusti, ma occorre controllo e sorveglianza e credo che molti cittadini vogliano collaborare.

Voglio essere una telecamera di sicurezza vivente per la mia città.

 

 

6)BANCA DEL TEMPO. credo un pò tutti ne abbiamo sentito parlare, in passato c’è stato il tentativo della vecchia amministrazione di lanciare un progetto del genere…che ovviamente fallì miseramente. In soldoni, per chi è a secco, si tratta di creare un luogo(non obbligatoriamente fisico, andrebbe bene pure un 3d del foro o una bacheca -gruppo,profilo, etc etc- ad hoc) dove le persone si registrano inserendo o un’attività che sono in grado di fare(per esperienza maturata o competenza) o una cosa che non sono in grado di fare e per la quale riceverebbero volentieri un aiuto da chi ne è capace. Ovviamente l’aiuto che si offre o che si chiede è volontario e gratuito, motivato magari da una passione o da un hobby, e per ogni “ora” che si presta per aiutare altri si riceve un credito pari di ore per occupazioni a cui non si è consoni. Detta così, non rende l’idea…o almeno abbisogna di una strutturazione seria o quanto meno logica ed intelligente. in passato non funzionò perchè venne affidato ad associazioni che lucrarono e lavorarono male all’idea progettuale e, ultimo ma non ultimo, perchè era meno diffusa la voglia di condividere saperi e partecipare al cambiamento della cittadinanza. Oggi credo ci sia una differente situazione politica e culturale(sennò che parliamo a fare di beni comuni e condivisione dei saperi e partecipazione attiva?!?!?)che potrebbe rendere l’idea vincente…soprattutto c’è la crisi economica e finanziaria che spinge molto di più le persone ad arrangiarsi e ad aiutarsi. Per fare alcuni esempi, ma non credo che vi sia un limite vero e proprio alle possibilità se non quello dettato dal “non c’è nessuno che è capace a farlo!”, ci possono essere persone con difficoltà motorie che abbisognano di chi gli fa la spesa; persone che hanno bisogno di una consulenza professionale(dall’idraulico all’avvocato passando per tutte le professioni che vi vengono in mente); persone(anziani in primis) che abbisognano di una compagnia per la passeggiata al parco; ragazzi che non traducono bene il latino; e potrei continuare all’infinito…L’unico vero limite sta nel ventaglio di conoscenze a disposizione della comunità…che tradotto in termini pratici = dal numero di persone che hanno voglia di mettere in gioco il loro sapere per aiutare altri gratuitamente.

Non mi volevo dilungare, ma l’ho fatto…e credo anche che non risulterà molto chiara a tutti l’idea progettuale di fondo: essa infatti, mi ripeto, abbisogna di un buon lavoro alla base e di una grossa diffusione sul territorio. Chiudo dicendo che anche questa è una sorta di volontariato a servizio della cittadinanza, come l’idea al Numero 5 della presente lista, meno giustizialista e, passatemi il termine, “sbirresca” dell’altra ma non per questo meno lontana dalla casa di ogni cittadino napoletano.

 

7) affrontare il problema del rifacimento del manto stradale, i fondi sono bloccati dalla regione troviamo il modo di far pressione su caldoro affinchè sblocchi i fondi e sul comune affinche non faccia più gare con il sistema del massimo ribasso visto che esiste una sentenza del consiglio di stato che permette agli enti locali di evitare il massimo ribasso per alcuni appalti tra cui le strade(cerco la sentenza e la posto)

 

8) SEMPRE A PROPOSITO DI TRASPORTO PUBBLICO  Clementina Foti: Rendere effettivamente funzionanti quelle già esistenti ed estendere  la realizzazione, di paline luminose, in specialmodo agli stazionamenti, che  indichino gli orari di partenza dei vari autobus senza dover essere alla mercè degli autisti.

 

9) Sintesi Piano di evacuazione Bradisismico X Municipalità. Il piano può essere esteso all’intera città per eventi sismici. Diego Civitillo

 Il bradisismo è un caso piuttosto particolare di evento sismico con dinamiche e conseguenze singolari…per le sue caratteristiche si può considerare un caso limite, quindi le valutazioni espresse possono essere estese anche ad evenuali eventi sismici ed altre aree cittadine. Mi scuso per la lunghezza ma è solo una sintesi…. 

BRADISISMO: le crisi degli anni ’70 e ‘80

 Tra il 1969 e la metà del 1972 i Campi Flegrei furono interessati dalla prima delle due crisi bradisismiche che sono state osservate con l’ausilio di moderne apparecchiature. Il sollevamento massimo, misurato nell’area di Pozzuoli fu di 1.7 m (Corrado et al., 1977). Questo sollevamento fu accompagnato da attività sismica con epicentri dei terremoti concentrati nella parte settentrionale della baia di Pozzuoli e nell’area tra Averno ed Agnano. Tra la metà del 1972 e la fine del 1974 il suolo si abbassò di 0.22 m, mentre, nei successivi otto anni non si rilevarono significativi movimenti verticali. Durante questo intervallo di tempo non vi fu attività sismica. All’inizio del 1982 cominciò una nuova fase di intenso sollevamento, accompagnata da debole attività sismica fino alla fine dell’anno. Dal 1983 alla fine del 1984 l’attività sismica fu molto intensa, con terremoti caratterizzati da epicentri maggiormente concentrati tra la Solfatara e Monte Nuovo e nella parte settentrionale della baia di Pozzuoli, ed ipocentri distribuiti tra la superficie ed i 4-5 km di profondità. Alla fine del 1984 il sollevamento raggiunse il suo valore massimo di 1.8 m per un totale di 10.000 terremoti, il maggiore dei quali avvenne il 4 ottobre 1983 e fu di magnitudo 4.2. Dalla fine del 1984 è ripresa una generale lenta subsidenza interrotta solo da sporadici episodi di sollevamento di scarsa entità. La subsidenza non è mai stata accompagnata da terremoti, mentre la sismicità si accompagna anche alle più modeste fasi di sollevamento (http://www.ov.ingv.it/volcanology/flegrei/bradisismo.htm).

 

Principali effetti e conseguenze del Bradisismo

 Il bradisismo, sebbene sia un fenomeno sismico ha un origine ed un evoluzione molto diversa dal terremoto in senso stretto. In particolare è caratterizzato da periodi molto lunghi (come abbiamo visto anche anni) di sciami sismici la cui intensità è generalmente piuttosto bassa, basti considerare che la massima intensità prevista è di 4.5 gradi di magnitudo.

Anche gli effetti geologici sono estremamente singolari, il bradisismo, seguito da attività sismica, è caratterizzato da un lento e progressivo innalzamento del suolo, che provoca uno stress verticale concentrato nell’ area di maggiore innalzamento e stress minori nella aree periferiche. La deformazione osservabile al suolo è dunque di carattere estensionale, il cui effetto sulle strutture e sui sottoservizi è un lento e progressivo disgregarsi delle stesse.

L’area della decima municipalità interessata da questi effetti può essere focalizzata principalmente nell’abitato di Bagnoli con sollevamenti variabili da alcune decine di cm a pochi cm. Vanno monitorate in particolar modo le aree costiere più prossime la città di Pozzuoli, considerata sulla base degli eventi precedenti come il più probabile epicentro del sollevamento. Gli altri nuclei abitativi della decima municipalità (Fuorigrotta, Cavalleggeri, Agnano) tendono ad essere interessate unicamente dalla percezione degli eventi sismici, ma non da danni strutturali effettivi di notevole entità.

E’ di fondamentale importanza che il piano venga gestito secondo criteri di ordinarietà in maniera preventiva dalle istituzioni a livello locale in modo sfruttare la più profonda conoscenza delle “dinamiche di quartiere” con il contributo materiale e tecnico-scientifico delle istituzioni comunali, regionali, nazionali e scientifiche, che sulla base delle conoscenze acquisite potranno se ve ne fosse necessità, intervenire nella fase di gestione dell’emergenza.

 

Proposta di un piano ordinario per il rischio sismico nella X Municipalità

 Per limitare quanto più possibile gli effetti del fenomeno bradisismico sul territorio e sulle sue componenti socio-economiche è di fondamentale importanza predisporre un piano che preveda:

  • Creazione di una commissione municipale che si occupi dell’ informazione verso  la popolazione in caso di emergenza. Che si occupi di fare informazione in scuole, ospedali ed uffici pubblici sul comportamento da tenersi in caso di evento sismico/bradisismico.
  • Creazione di una commissione tecnico-scientifica che si occupi di verificare l’integrità/stabilità delle strutture pubbliche e private (con particolare attenzione a scuole e ospedali) predisponendo cartografia apposita di rischio abitativo. Che si occupi della determinazione di potenziali via di fuga e verifichi le condizioni di queste ultime predisponendo cartografia dei punti critici (manto stradale non omogeneo, presenza di cantieri che limitino la viabilità, presenza di strutture che in caso di evento sismico/bradisismico possono creare condizioni pericolose o rendere impossibile l’utilizzo della via di fuga stesse).
  • Predisposizione di aree di sicurezza in loco e accoglienza per la popolazione in caso di evacuazione di fabbricati momentaneamente inagibili, sia in strutture temporanee o a breve tempo (tende-prefabbricati) sia in strutture permanenti o a lungo tempo in caso di evidenti danni strutturali di alcune strutture abitative. Dotare queste aree di centri mobili di prima emergenza, accoglienza, informazione e sostegno psicologico.
  • Implementazione di un sistema di informazione comunale/municipale con le principali organizzazioni scientifiche e di supporto 24h in caso di emergenza ed intervento.

 

L’organizzazione delle commissioni è fondamentale al fine di iniziare in maniera periodica e mirata sia seminari informativi illustrando le procedure di sicurezza da effettuare negli edifici pubblici e privati, esercitazioni pratiche delle procedure da effettuare nelle principali strutture pubbliche (ospedali, scuole, strutture di pubblico servizio e utilità) sia per iniziare uno screening mirato delle strutture di edifici pubblici e privati e della viabilità. Evidenziare carenze di ogni tipo e provvedere alla rimozione di queste.

Allo stesso tempo si dovranno localizzare le aree di sicurezza (in loco) ed organizzare le procedure di evacuazione con l’ausilio delle organizzazioni statali e di volontariato (protezione civile, croce rossa italiana, forza dell’ordine) definendo tempi, responsabilità e procedure da assegnare a ciascuna.

 

COMMISSIONI ED ORGANIZZAZIONE DELLE STESSE

 Commissione municipale informazione

Produzione di opuscoli e materiale audio-video da distribuire su tutto il territorio per nuclei familiari, attività commerciali, strutture e uffici  pubblici, con le principali procedure da seguire in caso di evento bradisismico.

Organizzazione di seminari nelle scuole, negli uffici pubblici, negli ospedali per spiegare come comportarsi in caso di intenso sciame sismico.

Organizzazione di esercitazioni pratiche nelle medesime strutture.

Commissione municipale tecnico-scientifica

Campagne di monitoraggio strutturale di tutti gli edifici presenti sul territorio, con valutazione di rischio in caso di sciame sismico da attribuirsi mediante coefficiente di rischio e produzione di cartografia tematica mediante GIS in modo da avere uno strumento consultabile in caso di verifica strutturale post-sismico dando precedenza alle strutture a più elevato coefficiente di rischio.

Comunicazione di eventuali carenze strutturali verranno comunicate all’amministratore di condominio (che avrà la responsabilità di contattare i proprietari) o in mancanza ai proprietari stessi.

Campagne di monitoraggio strutturale di edifici pubblici secondo gli stessi criteri precedentemente stabiliti, inoltre controllo dell’esistenza e del corretto funzionamento delle attrezzature di emergenza (uscite, estintori, segnalatori acustici, indicatori visivi delle uscite, discese disabili).

Eventuali carenze strutturali o di sicurezza verranno comunicate al sindaco, all’assessorato competente, al presidente della municipalità e alla prefettura.

La predisposizione di aree di sicurezza in loco e accoglienza per la popolazione in caso di evacuazione dovrà essere stabilita dalle autorità competenti (municipalità, comune, prefettura protezione civile) sulla base di un tavolo tecnico in cui le commissioni daranno un parere sulle aree più opportune.

La municipalità ed il comune saranno responsabili di istituire un tavolo scientifico-informativo composto da membri delle precedenti commissioni e dalle principali strutture che si occupano del monitoraggio continuo dei campi flegrei (INGV Osservatorio Vesuviano) in modo da avere informazioni aggiornate, nonché un ufficio dedicato che possa mettersi in contatto h24 con le suddette strutture scientifiche in caso di mutate condizioni di rischio.

 

 

 

PROPOSTE NAZIONALI

1)INIZIARE UNA CAMPAGNA PER MODIFICARE LA PRESCRIZIONE di Fabrizio Caliendo

Per riuscire ad ottenere giustizia nel processo penale. Lanciamo una petizione nazionale che non esiste ancora. Diamogli forza e solleviamo in modo concreto il problema.

 

2) UNA PIANTA PUO’ BASTARE A CONTRASTARE IL NARCOTRAFFICO!

LEGALIZZARE LA COLTIVAZIONE PER USO PERSONALE, andare verso la legalizzazione delle droghe leggere! di Fabrizio Caliendo

Vi sottopongo un documento completo. Vi prego di leggerlo con attenzione senza dare per scontate cose che NON LO SONO.

https://www.facebook.com/notes/fabrizio-caliendo/una-pianta-puo-bastare-a-contrastare-il-narcotraffico-ed-e-anche-possibile-leggi/10150554249061467


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