Nel mese di Settembre, 17 famiglie sono state sgombrate da una scuola di via Neghelli e costrette a dormire in strada. Il consigliere Arnaldo Maurino segue sin dalle prime battute la vicenda e, al di là di ogni considerazione di merito, il disagio grave, invasivo e devastante, delle 17 famiglie. Nel riportare il primo comunicato sulla vicenda, l’iniziativa assunta porta l’Amministrazione Comunale ad offrire una prima sistemazione abitativa.
Il primo comunicato stampa: “Napoli è lontana dall’essere una città solidale. Le 17 famiglie di via Neghelli ancora dormono per strada. Diciassette famiglie, 54 persone, costretti a dormire per strada. L’8 settembre una soluzione sembrava possibile, ma l’immobile individuato necessitava di lavori di ristrutturazione. Da quel momento l’Amministrazione Comunale, invece di assumere un ruolo solidale è stata l’amministrazione della “distanza”. Sì, perché i nuclei familiari di via Neghelli, accampati fuori al Comune sono divenuti invisibili. Abbandonati alla strada, dove sono stati posizionati i materassi e le tende. L’ USB ( unione sindacale di base ) del Comune di Napoli segnala l’inefficacia dell’azione amministrativa: ma quale città dell’accoglienza e della solidarietà? Questa vicenda chiama in causa la dignità. La dignità calpestata di chi non vede riconosciuto il sacrosanto diritto ad avere un tetto. Dignità dei tanti consiglieri e amministratori, che per entrare a palazzo S. Giacomo, attraversano la piazza, comportandosi come se il carico di sofferenza umana di quei volti fosse invisibile. Recentemente, i presidenti di municipalità romane che avevano requisito degli immobili disabitati per destinarli a fronteggiare l’emergenza abitativa sono stati assolti dal reato di abuso d’ufficio. Rispetto al patrimonio immobiliare del Comune di Napoli perché non si pensa ad una soluzione del genere? Perché il sindaco tira in ballo il patrimonio del comune di Napoli solo paventandone la dismissione, non considerando il profondo dramma sociale che la questione abitativa ha assunto nella città? La questione di via Neghelli è una questione umana ma più ancora politica, che tira in ballo la visione della città che l’amministrazione vuol perseguire. I problemi sociali non possono essere considerati invisibili, con essi ci si misura, ed ogni passo con cui ci si allontana dalle sofferenze sociali è in realtà un passo con cui ci si allontana da una politica degna.”
Intervento in aula ai sensi dell’art. 37 del Regolamento
“……. Questo art. 37 è perché sabato 22 ottobre si è svolta al quadrivio di Secondigliano un’assemblea concerto promossa dall’Unione Inquilini di Napoli contro la camorra e per lo sviluppo del territorio. L’iniziativa, che ha avuto il patrocinio del comune di Napoli, è stata una iniziativa estremamente coraggiosa perché il giorno prima, a pochi metri di distanza, a via Fossa del Lupo era avvenuto un ennesimo omicidio di camorra. Ovviamente questo apre a degli scenari inquietanti perché tutta questa serie di omicidi, da S. Giovanni a Teduccio alla zona nord di Napoli ci interrogano rispetto a quali scenari si stanno aprendo nella realtà napoletana. Ovviamente avendo partecipato insieme ad altri consiglieri all’iniziativa del 22 ottobre, parlando con i cittadini io devo fare inevitabilmente alcune considerazioni da porre all’amministrazione comunale perché nel territorio della zona nord di Napoli, dove la disoccupazione giovanile è al 75%, c’è un’alta evasione scolastica e arrivano sempre più segnalazioni che nelle case popolari si insediano piazze di spaccio e anche l’entrare e l’uscire dalla propria casa diventa una difficoltà….”
“… Ora premesso che su Bagnoli c’è un ragionamento sull’America’s Cup, sull’area est di Napoli c’è un ragionamento di riqualificazione e di investimenti, al centro storico c’è un ragionamento rispetto al turismo, io credo che l’amministrazione comunale debba interrogarsi e dare risposta rispetto a qual’è l’idea di sviluppo e le misure che si vogliono porre in campo rispetto al territorio di Scampia, Secondigliano, Piscinola, Chiaiano. Quindi, io credo che è necessario al più presto porre il tema di come questa Amministrazione attraversa la solitudine della periferia della zona nord di Napoli dove, a parte l’idea di una facoltà universitaria, non è previsto alcun ragionamento solido di riscatto complessivo.