Le questioni di Napoli est in Commissione Ambiente
La Commissione Ambiente, presieduta da Carmine Attanasio, ha incontrato oggi in sala Nugnes, associazioni e comitati di Napoli est per discutere dei progetti di sviluppo relativi all’area e delle problematiche di natura ambientale esistenti sul territorio.
In apertura il Presidente Attanasio ha comunicato l’impossibilità dell’Assessore all’Urbanistica Luigi De Falco a partecipare all’incontro a causa di impegni istituzionali, rinviando ad una prossima riunione l’approfondimento dei programmi di sviluppo dell’area.
Numerosi gli interventi dei rappresenti delle Associazioni impegnate nella difesa del territorio – Comitato Napoli est, Movimento 5 stelle, Medici dell’Ambiente, Napoli Punto e a capo, Coordinamento Comitato fuochi – che hanno espresso forti preoccupazioni per le conseguenze sulla salute e l’impatto ambientale legato alla presenza di numerose discariche abusive e dei roghi di materiale altamente tossico che quotidianamente si ripetono. Per questo è stato richiesto un più attento controllo sul territorio da parte delle forze dell’ordine e in particolare, della Polizia ambientale. Proposta anche l’istituzione di un registro ufficiale dei tumori per monitorare l’incremento delle malattie causate dagli sversamenti illegali, l’ampliamento della raccolta differenziata e la creazione di discariche destinate ad accogliere rifiuti speciali.
La presidente della VIª Municipalità Anna Cozzino, ha precisato che i siti censiti dall’ASIA sul territorio di Barra, San Giovanni e Ponticelli, interessati dall’abbandono di rifiuti speciali e pericolosi sono 15. La Municipalità ha da tempo richiesto, per contrastare il fenomeno che comporta costi elevatissimi per la bonifica delle aree, un’attenzione speciale per il territorio da parte di tutte le forze dell’ordine, proponendo anche il coinvolgimento delle Associazioni di volontari presenti sul territorio.
In tutta la città, ha spiegato Francesco Iacovucci dell’Assessorato all’Ambiente, sono 80 i siti di sversamenti abusivi periodici, alimentati specialmente da persone provenienti da Comuni limitrofi. Accanto ad un maggiore controllo del territorio va affiancata la collaborazione delle Associazioni di categoria e dei Comuni limitrofi, mentre l’aumento dell’unità della Polizia ambientale va inquadrata all’interno di un discorso più ampio sulla redistribuzione delle forze sul territorio.
Per i Consiglieri intervenuti – Russo, Zimbaldi, Formisano e Antonio Borriello – occorre rafforzare la presenza della Polizia ambientale, riqualificare il territorio, costruire un modello di sviluppo eco-sostenibile partendo dal mare e dal recupero della linea di costa, recuperare un ruolo di coordinamento e programmazione del progetto Naplest, ragionare sull’ipotesi di collocare in zona il Polo tecnologico ambientale.
Il Presidente Attanasio, in particolare, si è espresso sulla necessità di potenziare il nucleo ambientale della Polizia municipale che andrebbe posto sotto il diretto controllo dell’Assessorato all’Ambiente. Ribadita anche la netta opposizione alla costruzione dell’inceneritore sulla quale è stata annunciata la presentazione di un ordine del giorno in Consiglio.
Il Capo ufficio stampa
Mimmo Annunziata…